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Può un software sostituire il pensiero artistico?

L’intelligenza artificiale sta sostituendo i lavori ripetitivi, ma è in grado anche di sostituire i lavori di creatività? In questo video vi racconto di alcuni software in grado di rimpiazzare artisti e designer, applicando un processo di pensiero davvero simile a quello dell’essere umano.

L’intelligenza artificiale è un mondo davvero ampio e sinteticamente consiste in macchine e relativi software che pensano come noi essere umani, con un processo di apprendimento continuo.

L’intelligenza artificiale si sta sviluppando in tanti settori della nostra quotidianità: software in grado di elaborare diagnosi mediche e programmi capaci di leggere e comprendere sentenze di tribunali sono solo alcuni esempi di soluzioni in affiancamento a ruoli professionali.

Questi software funzionano bene con attività ripetitive, ma si è sempre ritenuto impossibile sostituire il guizzo artistico e la creatività.
Negli ultimi mesi si sono affacciate tecnologie e intelligenze artificiali in grado di costruire una cultura di immagini, alimentata da milioni di fotografie e illustrazioni, non grazie a scansioni, ma attraverso un reale apprendimento dei contenuti rappresentati.

Ecco allora che cosa può fare questo algoritmo così potente e complesso: scrivendo cosa desideriamo vedere raffigurato, il software creerà un’immagine nuova, mai esistita prima e in quattro versioni differenti. Ogni proposta può anche essere affinata e modificata fino a raggiungere la piena soddisfazione dell’utente.

Oggi il mondo è diviso in due correnti di pensiero differenti. A far scattare il dibattito è stato un concorso per illustratori, tenutosi in Colorado. L’illustrazione vincitrice non fu realizzata da un artista in carne ed ossa, ma da un software di intelligenza artificiale.
Da quel momento sorsero spontanee alcune domande e perplessità. Chi era davvero l’autore dell’illustrazione, chi ha scritto la stringa che ha generato l’immagine o il software che l’ha disegnata?

Due sono le fazioni nate attorno al tema: da un lato chi ritiene inaccettabile sostituire il pensiero creativo con la tecnologia, e dall’altro chi vede questi software come nuovi strumenti di produttività e capacità espressive.

Noi confidiamo nella grandezza della strabiliante potenzialità che ci può essere offerta da questi software, per allargare gli orizzonti, aprire la mente e visualizzare idee che altrimenti rimarrebbero nascoste nella nostra mente.

E voi invece che ne pensate? Avete paura che il vostro lavoro venga sostituito da macchine intelligenti o pensate di uscirne potenziati?